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Coscienza ed evoluzione - dialogo con Ramesh Balsekar

dialogo estratto dal libro “RAMESH BALSEKAR – Brani scelti da ZeRo

Sushila: Hai detto che “Tutto ciò che esiste è Coscienza”.

Ramesh: Tutto ciò che esiste è Coscienza, ma l’evoluzione si riferisce solo alla fenomenalità e non alla Coscienza.

Sushila: Si, questa è la mia domanda.

Ramesh: La Coscienza non evolve.

Due milioni di anni fa era la stessa Coscienza di oggi e sarà la stessa tra due milioni di anni.

Sushila: Capisco.

La fenomenalità si evolve e non la Coscienza. E la fenomenalità fa parte del gioco cosmico, che si evolve e continua a cambiare. E il processo di disidentificazione, e l’evento dell’illuminazione, fanno ancora parte della fenomenalità.

Ramesh: L’evoluzione è leela, il gioco cosmico.

L’evoluzione avviene anche nel tuo sogno personale.

Sushila: Con l’evento dell’illuminazione, il processo dall’identificazione alla disidentificazione è completo. Nell’organismo illuminato la stessa pura Coscienza prevale quindi nella fenomenalità, come prevaleva prima che apparisse la fenomenalità.

Ramesh: È corretto.

Chi pensa a tutte queste domande?

Chi vuole sapere?

È l’entità individuale, la mente umana, l’io.

Quando il “me” è scomparso, non sorgeranno più domande perché non ci sono più dubbi. Tutto è accettato come pura Coscienza.

Sushila: L’illuminazione in realtà è semplicemente una parte o un punto nel gioco cosmico o nel processo di fenomenalità.

Ramesh: Sì. L’illuminazione è un processo nella fenomenalità. Prima che apparisse la manifestazione non c’era alcuna questione sull’illuminazione o sulla schiavitù. Entrambi sono concetti correlati alla fenomenalità. L’evoluzione è nella fenomenalità che esiste nel sogno personale e nel sogno collettivo.

Madhukar: Ma la fenomenalità continua anche per l’illuminato, ma si verifica senza identificazione e senza senso di separazione, giusto?

Ramesh: Assolutamente corretto.

L’organismo corpo-mente del saggio continua fino a quando rientra nel destino del suo organismo. Se l’organismo, chiamato Ramesh, è destinato a morire entro sei mesi, morirà tra sei mesi. La sua morte non ha nulla a che fare con l’illuminazione, ma con il destino del suo organismo. Nel mio caso, l’illuminazione ha prodotto un organismo corpo-mente che si lascia usare da Dio o dalla Totalità per svolgere il ruolo di un guru. Ed è quello che sta facendo. Attraverso questo strumento è stato necessario scrivere alcuni libri, tenere seminari e tenere conferenze. La scrittura dei libri e i seminari si sono fermati. Ma i colloqui probabilmente proseguiranno fino alla morte di questo organismo.







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