Prima di nascere, eri già drogato. Qual era la droga? Puoi guarire da qualsiasi malattia, ma se sei ancora sotto l’influenza della droga primaria, a che servono le cure superficiali? Qual è la droga che chiami karma o destino, e ti fa credere di essere ciò che non sei? Prima di andare oltre, devi accettare, almeno come ipotesi, che non sei ciò che sembri, e che dipendi da una droga. Solo allora avrai lo stimolo e la pazienza di esaminare i sintomi, e cercare la causa comune. Non fidarti di nessuno, nemmeno di te. Cerca, scova, smuovi e rifiuta ogni assunto. Finché non sarai libero dalla tua prima droga, tutte le scienze e le religioni, le preghiere e i vari yoga, non ti serviranno, perché sono basati su un errore, che peraltro rafforzano.
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[Nota di ZeRo] La droga primaria discussa da Maharaj riguarda il processo di identificazione o attaccamento all’io e più in generale l’idea “io sono il corpo” oppure “io sono la mente”, “io sono l’io”. In poche parole la droga primaria è il senso dell’io. Da questa droga primaria (attaccamento all’io) derivano quelle secondarie: “io sono nato”, “io morirò”, “io ho pensato male”, “io ho agito male”. Le cure superficiali sono i palliativi fisici o intellettuali (il pensiero positivo). La droga primaria non viene riconosciuta perché viene continuamente giustificata da condizionamenti millenari oppure insabbiata da costrutti mentali: karma, destino, volontà, missione divina, mistero della fede.
Finché non ti occupi seriamente della prima droga (attaccamento all’io), qualsiasi cosa tu faccia non ti servirà, sarà controproducente e rafforzerà l’identificazione e la dipendenza dall’io.
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