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STRAPPAGLI IL CUORE

Appena arriva il ridicolo personaggio, il bullo chiamato io, arrivano anche i suoi goffi scagnozzi: menzogna, finzione, frivole storie personali, non autenticità, false associazioni mentali, pensieri ossessivi, tossici dialoghi interni, presunzione, imbarazzo, arroganza, vergogna, tristezza, vittimismo, senso di colpa, pesantezza, stress, inquietudine, instabilità, frenesia, apprensione.

Di solito tu riconosci gli scagnozzi ma non il mandante. Non ti accorgi che appena fai entrare l’io, cioè l’impostore, automaticamente entrano anche i suoi scagnozzi. Di solito ti insegnano – se te la insegnano – la via più lunga, quella più socialmente tollerabile e SPIRITUALMENTE ACCETTABILE, quella del negoziare con i suoi scagnozzi (aspettativa, ansia, stress, scontentezza, sbalzi d’umore). La via rapida, quella più efficace ma più tosta, consiste nell’affrontare a muso duro il Boss. Questa via diretta è quella che la gente comune evita poiché è totalmente identificata con l’impostore interiore; difende l’impostore e scende a trattative con i suoi complici.


Quelli che hanno davvero affrontato l’impostore interiore sono pochi. Pochi hanno il coraggio di mettere in discussione una vita completamente centrata sul loro ego; e se lo fanno, mettono in discussione soltanto alcune parti di loro stessi, quelle meno ingombranti, quelle meno visibili; affrontano gli scagnozzi interiori, e non il mandante, il loro senso dell’io.

Pochi hanno le palle di strappare il cuore della loro identità abituale.

Amore, compassione, fratellanza, umanità… tutte puttanate per evitare di strappare una volta per tutte il cuore del vostro ridicolo personaggio!

(ZeRo)

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