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UN CORSO IN MIRACOLI – glossario alternativo

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Piccola dritta per chi ha appena iniziato a leggere ‘Un Corso In Miracoli’ o per chi l’ha ripreso. Ciò che vi propongo è solo un consiglio per semplificare e accorciare il percorso: se vi piace seguitelo altrimenti, se non risuona, lasciate stare.

Provate a sostituire le seguenti parole.

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Quando trovate il verbo ‘perdonare’ associatelo esclusivamente all’idea di ‘dimenticare’.


Perdonare = Dimenticare

Il dimenticarsi, il non fare più caso, il non dare più importanza è l’espressione più pura e schietta del perdono. Personalmente consiglio di sovrapporre o sostituire il perdono con il dimenticare perché quest’ultimo è privo di connotazioni morali/religiose/sentimentali. Il dimenticare non richiama l’idea della colpa mentre il perdono – anche se l’accezione del Corso è corretta – richiama inconsciamente il senso di colpa. Essendo stati condizionati ad associare il perdono alla colpa consiglio di sostituirlo con il dimenticarsi.

Se volete strafare potete apportare anche le seguenti sostituzioni, tenendo conto che queste sono soltanto indicazioni personali.

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Espiazione = Liberazione Amore = Unione, forza unificante S. Santo = Sé Superiore oppure Guida Temporanea. Cristo = Pura Coscienza

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Illusione = Qualcosa di insignificante (che non ha importanza) a cui però si è data troppa importanza, ad es. il sogno diurno (mondo) e i contenuti di tale sogno.

_ Errore, peccato = Falsa idea, svista, disattenzione, sciocchezza, leggerezza, superficialità

_ Mente sbagliata = Mente ordinaria, mente condizionata

_ Malattia = Malfunzionamento, effetto collaterale di una semplice svista, di una falsa idea

_ Guarigione = Rimozione delle false idee e degli effetti controproducenti ad esse correlate.

_ Miracolo = Percezione alterata, effetto speciale, alterazione stato di coscienza che favorisce la guarigione, la rimozione delle piccole folli idee della mente sbagliata (mente ordinaria)

Se i miei non vanno bene trovate pure i sinonimi che preferite, ricordandovi che le parole sono solo simboli che non vanno presi alla lettera, neppure la parola Dio.



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