Per favore evitate di confrontare questi contenuti con quelli di altri autori. Alcuni mi chiedono se ciò che scrivo ha a che fare con quello che scrivono personaggi come S. Brizzi, M. Baston, R. Bruno, A. Panatta, A. Zurlini, V. Zeland, E. Tolle, etc. E la risposta è no! Quei personaggi, che comunque apprezzo, ragionano e mantengono la coscienza dei lettori all’interno del sogno planetario: li spingono al successo nel mondo, alla spiritualità precoce, al miglioramento personale, meditare, ricapitolare, praticare più intensamente, diventare grandi guerrieri metropolitani, rifarsi una vita all’interno del sogno planetario. Il sottoscritto ragiona e guarda oltre il sogno planetario: spingo a lasciar perdere il successo in un casinò truccato chiamato mondo, a farla finita con tutte le puttanate sull’automiglioramento di un “io” inesistente, a trascendere il bisogno di praticare e meditare, a uccidere il ridicolo personaggio che credete di essere, a suicidarsi da guerrieri, a farla finita con una vita illusoria. Il loro linguaggio consolida l’ipnosi collettiva e involontariamente rinsalda molti incantesimi della mente ordinaria. Il mio linguaggio è studiato per destrutturare l’ipnosi collettiva e rompere gli incantesimi della mente ordinaria. Quelli là si rivolgono a coscienze infantili, immature, addormentate. Aiutano le persone a fare sogni più felici e confortanti all’interno del mondo delle apparenze. Il sottoscritto si rivolge a Coscienze in via di Risveglio, mature, disincantate. Io smantello la mente ordinaria. Non aiuto a sognare meglio ma a dissuadersi da tutti i sogni, da tutte le percezioni del corpo, da tutte le apparenze esterne di questa dimensione. Il motivo di questo chiarimento è di non ritrovarmi a leggere domande e commenti insensati circa ciò che condivido.
L’immagine che vedete mostra due direzioni:
1) Dove sono e dove vi tengono la maggioranza dei libri, maestri, guru, guide, metodi, pratiche, comunità e tradizioni spirituali.
2) E la direzione verso cui vi sto spingendo.
Non vi conviene andare a zig zag, saltare casualmente da questo a quello, mescolare le informazioni in modo confuso. Se volete realizzare qualcosa di significativo dovete scegliere una direzione e spingervi fino in fondo. Scegliete un paio di insegnamenti, quelli che vi stanno più a cuore, e cercate di estrarre tutto il succo che potete estrarre. Non siate superficiali, anche nella spiritualità… ne va del vostro benessere.
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Detto ciò, se proprio volete prendere spunto da qualche personaggio “moderno” – ancora in vita – che adotta un approccio radicale simile al mio potete dare un’occhiata a Jed McKenna, Paul Hedderman, Richard Rose, Karl Renz, Bernardete Roberts, David Carse, etc. Presto gli farò qualche recensione.
(ZeRo)
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