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COS’È IL RISVEGLIO? – 2° PARTE

tratto da: “Risveglio dal sogno planetario” Volume Teorico.



«La coscienza risvegliata riconosce il sogno (sia individuale, sia collettivo).

La coscienza addormentata non riconosce nessun sogno.»

(ZeRo)


Il Risvegliato è soltanto qualcuno che vi dice “Ehi, guardate che l’arcobaleno non è ciò che sembra!”.

Arcobaleno sta per mondo esterno, corpo, dati sensoriali, sensazioni fisiche.

Affidarsi esclusivamente ai dati sensoriali è come credere che l’arcobaleno sia un oggetto solido, un muro denso, insuperabile, impenetrabile. Il Risvegliato vi aiuta semplicemente ad attraversare quel muro: vi aiuta a fare qualcosa che comunque prima o poi tutti saranno in grado di fare; vedere, comprendere, constatare la vera natura dell’arcobaleno (mondo, corpo, fenomeni quotidiani, dati sensoriali, apparenze esterne).

Risvegliarsi è come rompere un incantesimo, ma non un incantesimo qualsiasi bensì uno di quelli che tiene la mente stregata per anni o vite intere. Quando rompi questo genere di incantesimi non rimane più alcun ‘io’ che pretende di risvegliare altri sognatori. Al massimo rimane un testimone impersonale che condivide e diffonde liberamente qualche informazione, ma di certo lo fa senza la presunzione di aver ottenuto qualcosa di speciale, tant’è che una delle affermazioni più emblematiche attribuite a Buddha è quella secondo cui “dall’illuminazione non ha ottenuto niente” – o ha ottenuto il Niente, a seconda di come la si vuole interpretare.

In tal senso qui [nei panni dell’autore ZeRo] non c’è nessun risvegliato che tenta di risvegliare delle belle addormentate.

Allora perché chiamarlo Risveglio?

Perché il vero Risveglio è Risveglio dall’io, non Risveglio dell’io.

Avrei potuto intitolare il libro ‘Risveglio dal sogno dell’io’ perché alla fine non rimarrà nessun ‘io’ testimone del vostro Risveglio, di conseguenza non vi sarà nessun Risveglio… Non vi sarà alcun risveglio perché per voi non avrà più alcun senso utilizzare quell’espressione.

Non c’è nessun io che sta scrivendo questo libro, la scrittura sta accadendo.

Non c’è alcun voi che sta leggendo, la lettura sta accadendo.

È tutto un puro, spontaneo, meraviglioso, fluido avvicendamento di suoni, contatti, sguardi provenienti da nessun osservatore.

I pensieri stanno scivolando da un neurone all’altro, queste parole stanno scivolando tra le mie dita e questo libro è scivolato nelle vostre mani.

È tutto uno stupendo scivolone!

Lasciate che questi insegnamenti scivolino profondamente in voi.

Lasciate che tutto scivoli liberamente dentro e fuori di voi!

A scanso di equivoci è meglio chiarire subito che risvegliarsi non significa rinunciare ai propri sogni nel cassetto, diventare improvvisamente cinici, impassibili, freddi, insensibili.

Risvegliarsi assomiglia più a diventare ‘realmente’ adulti, rompere una serie di incantesimi che segnavano specifiche tappe evolutive, riti di passaggio della coscienza che passa dal livello infantile, a quello adolescenziale e poi adulto.

Una coscienza può rimanere anni o vite intere bloccata in una fase prematura (infantile, adolescenziale) del proprio percorso senza mai spingersi verso le tappe seguenti. La coscienza in via di Risveglio ha per lo meno superato le prime tappe, ha rotto i primi piccoli incantesimi ed è in procinto di spezzare serenamente i grandi incantesimi.

Alcune coscienze arrivano ad un passo dal Risveglio, dalla rottura del grande incantesimo (sogno planetario), e proprio sul più bello si tirano indietro. Ritornano inspiegabilmente alle fasi premature, ricominciano a sognare superficialmente ad occhi aperti, a fantasticare, a sprecare energia vitale, a ricadere in abitudini estremamente nocive, a farsi stregare da pensieri insulsi. Insomma ricominciano a comportarsi come dei fanciulli proprio quando stavano superando la soglia decisiva per la maturità interiore. Mancava pochissimo per strappare il velo di Maya e vedere cosa si celava dietro, cosa si trovava oltre le proiezioni di questo mondo. Purtroppo sviste come queste si ripetono a iosa nella vita dei ricercatori della verità e per questo motivo ho scritto questo libro, per invitarvi a non desistere. Non scoraggiatevi mai, ci sono forze alleate in grado di fornirvi tutto il supporto necessario ma affinché ciò avvenga non dovete abbassare la guardia, cioè dovete tenere alto il livello di consapevolezza.

Chiariamo inoltre che il Risveglio non è qualcosa di metaforico, metafisico, astratto, filosofico, riservato agli eletti di qualche scuola esoterica. Come ho già detto assomiglia molto alla rottura di un incantesimo o al ridestarsi da uno stato di trance ipnotica. Una volta spezzato l’incantesimo non vi identificherete più con i vostri sogni ad occhi aperti, cioè le attività della vostra vita quotidiana.

Al Risveglio dal sogno planetario non vi farete più abbindolare e disorientare dalle allucinazioni degli organi sensoriali, non vi farete raggirare dalle proiezioni della vostra stessa mente.

In caso di Risveglio effettivo non vi sentirete più la stessa persona, anzi non vi sentirete proprio una persona.

Non ci sarà più nessuno dentro quel corpo che adesso definite il ‘mio’ corpo.

Non ci sarà alcun ‘me’ che possiede un presunto oggetto o partner ‘altro da me’.

Ci sarà un senso di spaziosità e vastità sconfinata che spazzerà via tutte quelle meschine costruzioni mentali.

Vi renderete conto di tutto ciò attraverso un sintomo semplice e universalmente riconosciuto: il senso dell’io si scioglierà fino ad evaporare del tutto.

Lasciate che l’edificio chiamato ‘io’ si sgretoli pian piano… lasciatelo scivolar via.

Lasciate che il mondo illusorio crolli… lasciatelo andare a rotoli.

Il sogno è destinato a crollare, la Realtà no!

La Realtà non è un’illusione!

L’illusione è il mondo ordinario, il modo ordinario di vedere e percepire le cose.

La coscienza ordinaria è schiava di tale modo (distorto, imparziale, incompleto) di vedere e percepire la totalità.

Abbiate fiducia nel naturale processo di Auto-liberazione e vedrete che voi, in quanto essenza, non verrete intaccati da nessun crollo, nessuna ricaduta, crisi, fallimento.

Quando vi rendete conto che tutto ciò che state vivendo è un sogno estremamente vivido, guadagnate un certo tipo di leggerezza e distacco che vi permette di prendere meno sul serio la vostra storia personale, anzi le storie del vostro ego. A questo punto potreste notare variazioni del vostro stato vibrazionale. Queste variazioni vibrazionali vi consentono di spostare la posizione nel sogno (come direbbe Castaneda), cioè vi permettono di liberarvi dalle vecchie matrici energetiche che vi tenevano ingabbiati in vere e proprie dimensioni spazio-temporali, in configurazioni energetiche esteriorizzate sotto forma di specifiche circostanze, sensazioni, eventi, impressioni.

Naturalmente la leggerezza e il distacco necessari per questa Auto-liberazione devono essere accompagnate da una costante e intensa consapevolezza.

Il mio compito è dare qualche dolce martellata ai vostri muri intellettuali, creare una piccola fessura grazie cui la vostra luminosa consapevolezza possa ritornare a risplendere e a fluire senza impedimenti. A quel punto la vostra presenza luminosa comincerà a splendere di luce propria e non necessiterà di torce esterne come questo libro.

Al contatto con la vostra innata presenza luminosa vi renderete conto che questa presenza era sempre stata lì.

Per cui niente illuminazione istantanea!

Non sono qui per portarvi alcuna luce e voi non dovete prendere tale luce da nessuna fonte esterna.

Non sono qui per fulminare il vostro ‘io’… anche perché non c’è!

Al massimo posso ‘spingervi’ a rimuovere qualche nuvola oscura, qualche cupa proiezione.

Al Risveglio non troverete quelle risposte intellettuali o pseudo-spirituali che state cercando adesso.

Accadrà qualcosa di meglio del trovare le risposte a tutte le vostre domande: l’inquisitore scettico e ossessivo che è in voi – ego o mente ordinaria – si sfalderà.

Quello che poneva le domande sparirà!

In assenza dell’inquisitore interno non avvertirete più l’urgenza di risolvere un problema fittizio dopo l’altro, di cercare una risposta dopo l’altra, una soluzione dopo l’altra. La domanda (mondana o spirituale) e il relativo problema (reale o immaginario) non sussisteranno più nello spazio della vostra mente.

Al Risveglio il cosiddetto ‘ricercatore’ scomparirà e con esso terminerà la ricerca stessa.

Sarete liberi dalla schiavitù concettuale e anche dall’idea stessa di libertà o di Risveglio.

Se al momento fate fatica a seguirmi sappiate che non dovete sforzarvi di afferrare tutto al primo colpo, limitatevi piuttosto a mantenere una presenza rilassata durante le varie lezioni. Non dovete penetrare i significati nascosti delle mie pagine, come solevano fare gli alchimisti.

Qui, il profondo è già tutto in superficie, l’oro è già piombo.

Per dimostrarvi che tutto è in superficie vi sintetizzo l’intero libro con una simpatica allegoria.

Il mondo è il sogno della Pura Coscienza (la vostra autentica identità) la quale dirige il film (il sogno planetario) sia nei panni di regista che nei panni di attore.

La sceneggiatura è più o meno questa:

Titolo del Film: ‘Mondo’

Sottotitolo ‘Sogno Planetario’

Protagonista, regista e spettatore = Pura Coscienza o Sé o Presenza Luminosa.

Attori secondari = senso dell’io, ego, mente duale.

Miglior Costume = corpo fisico.

Comparse = sensazioni fisiche, pensieri, emozioni, stati d’animo.

Ospiti d’onore = sentimenti.

Momenti clou = nascita (apparente entrata in scena), esperienze quotidiane (spettacolo vero e proprio), morte (apparente uscita di scena).

Colpi di scena = innamoramenti, matrimoni, tradimenti, conquiste, fallimenti, successi, ricadute, riscoperte, realizzazioni, esperienze fuori dall’ordinario, incantesimi e conseguente rottura di incantesimi.

Antagonisti = paure, aspettative, desideri, pregiudizi, condizionamenti, ignoranza, attaccamento sensoriale, incessante dialogo interiore.

Alleati = pacificazione sensoriale, silenzio, intuizioni, consapevolezza, benevolenza, contemplazione, meditazione.

Epilogo = la coscienza ordinaria, diventata coscienza in via di Risveglio, si ridesta dall’ipnosi collettiva, riconosce il sogno planetario e diventa una lucida testimone del gioco cosmico generato da se stessa in quanto Pura Coscienza.

CONCETTI CHIAVE

1)

LASCIAR(si) SCIVOLARE

Quando ascoltate la musica i suoni entrano dolcemente attraverso le vostre orecchie. Non dovete attivare ‘volontariamente’ le membrane dell’orecchio.

Quando guardate un oggetto non dovete sforzarvi di distinguere i colori e le forme.

Quando toccate il fuoco avvertite immediatamente il calore. Non avete dubbi in merito a quella stimolazione proprio perché la percezione è diretta, non è mediata dal dialogo interiore.

Il 99% dei processi del vostro corpo (metabolismo basale, respirazione, etc.) si svolgono senza di ‘voi’, senza la vostra volontà, senza che voi ci pensiate, senza un ‘io’ che pondera se è moralmente giusto o meno deglutire quel boccone.

Tutto scivola con naturalezza nel Campo della Coscienza.

Bene…

La stessa naturalezza vale per l’atteggiamento richiesto in questo corso.

Il processo di comprensione può avvenire solamente se lasciate che la comprensione stessa scivoli in voi, senza resistenze o interferenze intellettuali.

Meno cercherete di capire, meno giudicherete e più comprenderete.

Meno vi afferrate ai vostri preconcetti, più queste informazioni scivoleranno dentro di voi.

Più le lascerete scivolare con calma e fiducia, più a fondo si depositeranno.

Il risultato del lasciar scivolare sarà l’Auto-liberazione!

2)

AUTO-LIBERAZIONE

La vera liberazione è spontanea, non richiede sforzi, tensioni, fatica… perché appunto tutto scivola da(l) Sé.

L’Auto-liberazione assomiglia alla leggerezza che avvertite quando l’enorme sacco sulle spalle chiamato ‘io’ viene bucato e improvvisamente lascia fuoriuscire tutti i vecchi pesi.

L’io pieno di storie, fantasie, paranoie, desideri e paure rappresenta un inutile fardello che vi siete portati dietro per anni.

Il taglio netto che andrete a dare farà sì che i pesi dell’io cadano da soli, senza la necessità di un vostro assiduo intervento (come viene richiesto in altri insegnamenti). Nessuna ‘pratica’ di rilascio, nessuna ‘tecnica’ di trasformazione interiore, nessun bisogno di auto-osservarvi, nessuna presenza da mantenere, nessun pensiero positivo. Anzi nessun pensiero, stop!

3)

LA PROFONDITÀ È SUPERFICIALE

Questa frase significa che ciò che cercate in profondità si trova già in superficie.

Ciò che cercate là fuori (felicità duratura, verità profonda, la vostra reale identità) è già dentro di voi, e se è già dentro non dovete appunto più cercarlo.

Non cercatelo!

Non cercatelo nel partner ideale, nel mondo, nell’aspetto fisico, nel successo sociale o materiale, nei social-media, nei piaceri carnali, nelle sensazioni corporee, nei sentimenti, nelle delizie dell’anima, nei Maestri del passato/presente e nemmeno in questo libro.

La ricerca ossessiva-compulsiva è ciò che finora vi ha impedito di riconoscerlo!

Qui sto semplicemente rallentando la vostra irrefrenabile smania di fare-avere-sapere-sentire (vedi capitolo FASS).

Non vi sto dando niente, vi sto togliendo tutto!

Tutte le illusioni, tutte le storie, tutte le credenze, tutti gli inganni della mente e del mondo.

Con il vostro atteggiamento ottuso avete involontariamente occultato l’evidenza dei fatti, il vostro scavare con accanimento sta insabbiando un tesoro già spoglio e disponibile. La frenesia con cui analizzate questi argomenti non farà altro che sovrapporre strati su strati, confusione su confusione.

Se volete una regoletta da tenere a mente utilizzate questa: se non vi offre un senso di chiarezza e leggerezza, non soffermatevi a lungo.

Ricordatevi che spesso la verità sta nella semplicità interpretativa, nella schiettezza comunicativa oppure nell’immediatezza sensoriale. Non seguite passivamente l’esegesi (interpretazione critica, pedante, morale, teologica) dell’intelletto con cui sottopone ogni cosa a indagine minuziosa.

Come dicono gli americani, KISS: Keep it simple, smile!

Tra l’altro questa espressione (la profondità è superficiale) è un ottimo slogan anti-maniaci di simbolismo esoterico. Per dirla alla Umberto Eco:

«Per loro tutto è una metafora, piena di segreti […] Sarebbe bastato che mi fossi fermato lì. Che avessi scritto un libro bianco per spiegargli che il secretum secretorum non doveva più essere cercato, che la lettura della vita non celava alcun senso riposto, e che tutto era lì!».

(U. Eco, Il pendolo di Foucault)

4)

La protagonista del sogno planetario è la Pura Coscienza.

La trama è più o meno questa:

La coscienza pura, beata, perfetta, desidera sperimentare l’imperfezione quindi escogita il sogno della separazione e dell’incompletezza.

Fa un incantesimo a se stessa.

Grazie al suo illimitato potere (Maya, mente) riesce ad indurre il persistente senso dell’io. Si contrae, poi si identifica con un’entità separata e infine genera un apparente mondo esterno a se stessa. In questo modo, cioè scordandosi della propria pienezza e fingendosi frammentata in dualismi come soggetto interno/oggetto esterno, può iniziare un lungo viaggio alla ricerca di se stessa. Al fine di rendere tutto più avvincente immagina di rimanere imprigionata in un corpo fisico, facendosi continuamente ammaliare dalle apparenze esterne, dalle sensazioni fisiche, dalle emozioni e dai pensieri.

Erra senza meta per vite intere; si troverà di fronte miraggi e proiezioni di ogni tipo.

Ma non tutto è perduto. Infatti grazie al suo immenso potere creativo ha lasciato una serie di indizi che l’aiuteranno a ricordarsi di se stessa e a percepire la sua pienezza primordiale.

Lo strumento prediletto per realizzare la sua vera natura sarà il sogno nel sogno oppure i comuni sogni lucidi.

Non mancheranno alleati, avvenimenti prodigiosi, incontri impensabili, sincronicità.

La visione diventerà sempre più chiara.

Il senso dell’io si sfalderà e con esso si scioglierà il senso di separazione e incompletezza.

Assieme alla ricerca mentale cesserà quella materiale, sociale e spirituale.

Non ci sarà più niente e nessuno da cercare perché finalmente ha riscoperto la sua essenza, ha ritrovato se stessa, è ritornata a Casa.

Ora che l’incantesimo della separazione si è rotto può riconoscere il Campo Unificato.

Non preoccupatevi se le metafore che ho utilizzato non vi sono chiare, i seguenti capitoli approfondiranno le singole tappe del viaggio della Coscienza.

Ricordatevi di non mettere troppa carne al fuoco: prima di proseguire accertatevi di aver assimilato queste prime informazioni. Eventualmente prendete un paio di appunti, giusto per non perdere il filo.

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