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Finché vi identificate con le apparenze impermanenti del mondo non troverete mai pace.
L’identificarvi con qualcosa di impermanente è la prima causa di frustrazione. La seconda causa è il ricercare altri oggetti impermanenti (eventi fugaci, esperienze effimere, sensazioni frivole, partner, lavoro ideale, circostanza perfetta, etc).
La vera pace la si ritrova nel RICONOSCIMENTO dello spazio immutabile, impermanente. Dovete accorgervi che siete già arrivati, SENTIRVI VERAMENTE ARRIVATI; solo allora troverete pace, serenità, felicità.
Non ci devono essere dubbi sull’arrivo!
Non deve esserci l’impressione di dover fare neppure un passo in più, un millimetro in più, un’azione in più, dire una parola in più, provare un’emozione in più, raggiungere un obiettivo in più, sperimentare un’esperienza in più, salvare un’anima in più, aiutare una creatura in più, amare una persona in più, evolvere di un grado in più, salire di un livello spirituale in più.
Questo significa davvero essere arrivati!
Questo è ciò che provano gli essere realizzati: nessun desiderio!
Nessun bisogno di fare, dire, dimostrare, avere, sentire!
Sono davvero liberi da qualsiasi desiderio!!
Il desiderio del mondo (e dei suoi oggetti di attrazione) è desiderio di impermanenza, che a sua volta si traduce in desiderio di fugacità, desiderio di futilità, cioè vanità.
Una mente vuota da tale desiderio è una mente arrivata, realizzata, illuminata.
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