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Vuoi una mossa illuminante?
Vuoi fare scacco matto al sistema cognitivo?
Vuoi scardinare il senso dell’io e spazzare via l’ego?
Insomma vuoi un trucco da autorealizzato?
Allora ti tocca ripartire da zero…
Usualmente parti da uno e guardi dalla forma al vuoto, dagli oggetti allo spazio, dal noto all’ignoto, dal pensiero/suono al silenzio, dall’io al non-io, dalla persona (o dalla storia personale) all’impersonale, dalla reattività all’inattività, dai problemi alle soluzioni.
Prova ad invertire il vettore dell’attenzione.
Prova a guardare da zero a uno (due, tre, infinito), dal vuoto alla forma, dallo spazio agli oggetti, dall’ignoto al noto, dal silenzio al pensiero/suono, dal non-io all’io, dall’impersonale alla persona, dall’inattività all’attività, dall’indifferenziato alle differenze, dalla soluzione ai problemi.
Questa seconda modalità è quella attraverso cui l’autorealizzato percepisce spontaneamente (senza trucchi, senza sforzi) il mondo delle apparenze esterne. L’illuminato vede tutto senz’io; senza testa, senza pensieri, senza desideri, senza separazione, senza alcun sistema di credenze, senza morale, senza storia personale… L’uomo comune invece non riesce a vedere direttamente il sogno planetario e si trova involontariamente costretto a filtrare il mondo attraverso il suo testone, cioè mediante una fitta rete cognitivo-percettiva fatta di convinzioni superstiziose, paure infondate, bias, preconcetti, presupposti sbagliati, strambi precetti morali.
Se non riesci a vedere spontaneamente il mondo delle apparenze puoi allenarti invertendo sistematicamente il vettore percettivo.
Parti da zero. Parti dal silenzio. Parti dallo spazio. Parti dall’ignoto. Parti vuoto. Parti senz’io!
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(ZeRo – Senz’io si vive da Dio, Volume Poetico-Didascalico – in uscita per il 2021)
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