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Riporto uno scambio di battute avuto qualche anno fa con un vecchio utente, quando ancora mi piaceva cazzeggiare sui social.
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Lettore: “Scusa il disturbo, ma tu vedi la televisione?”
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Zero: “Nessun disturbo. Perché questa domanda?”
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Lettore: “È infarcita di illusione”.
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Zero: “Già. Ma forse anche i tuoi occhi, sono infarciti di illusione.
O sbaglio?”
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Lettore: “Si, ma la vedi? Scusa se insisto”.
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Zero: “Insisti pure, la domanda (o la risposta) rimane comunque completamente irrilevante.
Ma visto che faccio sempre più fatica a entrare nell’ottica di una coscienza incantata, risponderò alla tua domanda sulla televisione.
Da ciò che scrivo, dovrebbe essere chiaro che per il sottoscritto il mondo è più illusorio di ciò che vedi in televisione, al computer o al cinema.
Per te, la televisione è un mondo infarcito di illusione.
Per il sottoscritto, il mondo è una televisione infarcita di illusione.
In aggiunta, per me, il mondo non esiste proprio.
Per me, là fuori non c’è niente, o meglio, so che non c’è il mondo che l’umanità crede di vedere. Per me è quasi scontato, ma so, o dovrei cercare di ricordarmi, che gli altri credono ai sogni diurni. E in fondo devo ricordarmi che anch’io ci credevo, per cui devo imparare a portare più pazienza.
Anch’io credevo che il mondo che mi raccontavano – o che percepivo – era l’unico e vero mondo. Poi ho realizzato che si tratta effettivamente di un sogno. Da allora ho smesso di difendere il mondo. Ho smesso di difendere il mio ridicolo personaggio sociale e ho smesso di dare corda ai ridicoli personaggi di questa umanità. In altre parole, ho smesso di difendere il sogno collettivo.
Al contrario, chi non si vuole svegliare, difende il proprio ridicolo personaggio sociale, difende la farsa. Difende il sogno (individuale o collettivo).
Questo è davvero un sogno, non metaforicamente, non filosoficamente, non spiritualmente. Ma per realizzarlo davvero devi prima rompere tutti i tuoi fottuti incantesimi.
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Lettore. “Grazie. stavo leggendo i tuoi aforismi. Alcune cose, istintivamente mi erano già arrivate all’orecchio. Però, il flusso emotivo delle persone, è talmente intenso, da irretirmi. Ci vuole carattere, per andare contro la corrente di un fiume in piena”.
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Zero: Sì. Quel fiume è fatto di sottilissime impressioni, che per quanto siano sottili, riescono a travolgere e stravolgere tutto il corpo. Lo travolgono perché il corpo è fatto di impressioni. Nei miei scritti spiego che il corpo fisico andrebbe chiamato corpo di impressioni. È questo corpo di impressioni che si sente irretito dalle opinioni altrui o dalla televisione. È questo che si eccita, che si arrabbia, ed è sempre quest’ultimo che soffre. È questo corpo di impressioni che hai paura di perdere. Questo è il corpo sognante, il corpo del sogno planetario. Con la lucidità, che stai accumulando, lo stai sciogliendo dalla cappa oscura di opprimenti impressioni, e una volta scrollata di dosso quella polvere, la tua presenza ritornerà a brillare come corpo di luce. Sembra complicato, e faticoso ma non è così, è solo l’intelletto a farlo sembrare così complicato e faticoso. Non farti impressionare, dai contenuti di questo sogno diurno. Scrolla di dosso, le impressioni. Questo è il solo compito a cui sei chiamato, per ridestarti alla tua vera natura”.
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Opere di ZeRo: https://risvegliodalsogno.wixsite.com/risveglio/about
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