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Soul trap, trappola della reincarnazione, invito al Risveglio

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Ultimamente sto notando diversi riscontri interessanti tra i lettori. 

Qualcuno mi fa notare che dopo diversi anni il senso dei miei post sta diventando più chiaro, lampante, innegabile.

Da un lato è una buona notizia perché finalmente qualcosa risuona con il famoso invito al Risveglio.

Dall'altro lato (per l'ego) è una brutta notizia perché - in coloro in cui c'è quel risuono - dovrà necessariamente avvenire un rapido o graduale processo di disincanto, un processo che non potrà essere ignorato: può sembrare una condanna (perché i vostri occhi vedranno qualcosa che nessuno vorrebbe vedere) ma in realtà quella visione profonda è una benedizione, o meglio è un invito alla liberazione. 

I miei post servono a prepararvi e sostenervi per i probabili colpi di scena del sogno/incubo planetario: lo scopo è quello di ricordarvi di non farvi intimorire da nessuna visione (percezione).

Se c'è quella risonanza non è possibile tornare indietro: non è più questione di credere (tergiversare, dubitare) sul fatto che il mondo sia un sogno ma è questione di amplificare quella risonanza all'ennesima potenza.

La finta alternativa è continuare a farsi predare (rapire sensorialmente) dal mondo delle apparenze - in termini religiosi farsi succhiare l'anima (termine piuttosto fuorviante, ma rende l'idea generale sulla "soul trap", il cibo per la Luna di Gurdjieff, l'Aquila di Castaneda, il bardo, la trappola della reincarnazione, etc...). Quei fenomeni hanno una loro apparente realtà e possono essere davvero riconosciuti, neutralizzati o trascesi, l'importante è non farsi stregare dall'illusione del tempo e non farsi intimorire dalle implicazioni di quei fenomeni.

Il segreto è l'atemporalità (l'incondizionato, l'indifferenziato).

Chi dimora nell'atemporalità è intoccabile ed è destinato a sciogliere qualunque catena sensoriale e qualunque condizionamento.

Ma prima occorre sospendere i meccanismi di difesa che si attivano automaticamente come un'allergia alla percezione di paura, minaccia, perdita, etc...

Inoltre occorre farla finita con la propria storia personale, sbarazzarsi di se stessi, liquidare la persona che si crede o si sente di essere, consumare la coscienza di sé, il che sembra assurdo proprio perché è davvero assurdo come sembra.

Non aspettatevi che questo processo sia una passeggiata, che abbia senso o che il vostro intelletto possa capirci qualcosa: il vostro intelletto è il primo degli ostacoli e l'ultimo degli alleati.

Visto che forse ci sono dei modi per penetrare ed eludere i meccanismi difensivi del vostro intelletto, recentemente ho cercato di condensare maggiormente alcune realizzazioni che possono facilitare ulteriormente il disincanto. Il prezzo da pagare di questa accelerazione sarà una specie di salto nel vuoto (mentale) e la testimonianza di bizzarri fenomeni (molti dei quali possono essere anche divertenti).

Il bello è che non dovete credere a ciò che scrivo, bensì potete constatare sulla vostra pelle la validità o meno di certi messaggi. In linea di massima - come metro di misura generale - la percezione della paura dovrebbe essere tenuta in debita considerazione, lasciando che venga tranquillamente ridimensionata, senza precludere il risultato finale, cioè il sereno disincanto.

Oltre al sottoscritto ci sono altri facilitatori del disincanto, anche se di attendibili ed efficaci ne conosco al massimo un paio, e ad ogni modo molti eventi quotidiani possono rappresentare già di per sé un periodico invito al Risveglio.

Comunque vada, rimanete tranquilli, fidatevi dell'Oltre e lasciate andare qualunque percezione.

Buon disincanto!

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