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(Vi suggerisco di rileggere con calma, almeno un paio di volte, l'intero testo)
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Dopo essere stato soccorso da Morfeo ed essersi svegliato a bordo del Nabucodonosor, Neo e il pubblico credono che ora l’eroe sia fuori dalla simulazione e nel mondo reale, ma non lo è.
Alla fine del secondo film, Neo usa i suoi poteri al di fuori di Matrix, il che significa che o è un superuomo nel mondo reale, o il mondo reale non è reale. L'interpretazione comune è la prima, quella corretta è la seconda. Neo non è mai uscito dal mondo virtuale. Tutto in Matrix avviene in Matrix, in una matrice virtuale.
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Suggerimento pratico: ogni volta che non sei nell’infinito spazio atemporale, sei in una simulazione, in un sogno.
Matrix – la simulazione in cui credi di trovarti ora – è un’apparenza, un sogno.
Il mondo è una simulazione che in realtà non esiste, o se esiste appare solo in uno stato di sogno.
È la mente in stato di incantamento, Maya, l’ego, a convincerti che l’irreale sia reale.
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Il potere dell'ego è l'emozione caricata dalla polarità della paura. L'ego forma attaccamenti emotivi agli elementi del sogno umano; produce attaccamenti emotivi al fine di resistere al cambiamento e tenerti ad un livello evolutivo infantile, in uno stato di ignoranza perpetua tipica della vita in un branco di pecore. Ci sono buone ragioni per cui l’ego mantiene questo atteggiamento, ma se stai leggendo questo testo è perché stai contemplando la morte dell’ego, la fine della mentalità infantile e gregaria; il che significa rimescolare la bobina egoica, tagliare gli attaccamenti emotivi e lasciare la mandria umana alle spalle.
L'attaccamento emotivo è il modo in cui l'ego ci tiene legati ad un livello di cecità cognitiva e percettiva, un livello basato sulla paura e questo livello di paura è l’unico in cui l'ego può esistere. Questi attaccamenti sono le catene che ci legano nella caverna di Platone. Per uscire dalla caverna dobbiamo prima rompere le catene emotive che ci tengono legati al mondo delle apparenze esterne. Il viaggio del risveglio comporta la rottura di questi legami in modo da poter salire a livelli di prospettiva superiori fino a raggiungere una visione progressivamente più lucida e meno distorta. Questo è il viaggio spirituale riassunto in poche parole. Tutto ciò che sei veramente è consapevolezza, quindi il viaggio spirituale è tutta una questione di prospettiva: più espandi la coscienza, più allarghi la prospettiva oltre i confini dell’ego (mentalità ristretta).
Una volta che diventiamo spiritualmente adulti (maturi, lucidi, disincantati), smettiamo di confondere il costume egoico per il sé autentico. L’infantile guscio umano viene gettato via, quindi l’essere di luce che c’è in noi emerge e da lì in poi inizia la nostra autentica vita. Se ciò non dovesse accadere in maniera naturale – e non accadrà mai se siamo immaturi – rimaniamo intrappolati in uno stato di pubertà spirituale; i nostri corpi fisici crescono mentre il nostro sviluppo mentale-emotivo-spirituale rimane bloccato all'infanzia.
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All'inizio di Matrix, Thomas era più o meno dove sei ora; il futuro Risvegliato stava iniziando a mettere in discussione la natura della sua realtà. Non sapeva come o perché, ma sapeva che le cose non erano come sembravano e stava iniziando a ossessionarsi con la ricerca della Verità. Ma appena si avvicinava alla Verità veniva inseguito e sedato dagli agenti del Sistema.
L’agente del Sistema è una rappresentazione dell’ego.
Se anziché lasciarti sedurre e addormentare dalle dolci pillole dell’ego cercassi di evadere dalle sue malie ti accorgeresti di quanto la tua mente e il tuo corpo siano stati avvelenati dalle dolci pillole dell’ego.
Siamo stati talmente condizionati a dormire che non riusciamo quasi mai a destarci dal sogno diurno.
Quando riceviamo un piccolo pizzicotto dalla Realtà che minaccia di svegliarci, ecco che una serie di forze egoiche vengono a galla per guidarci di nuovo in uno stato di sonno profondo. L’ego vuole sedare il prurito del risveglio; non vuole che tu venga distratto dal tuo sonno e per questo fa in modo che tu ignora i segni del risveglio.
Questo è ciò che in realtà Morfeo – dio del sonno e dei sogni – fa a Neo.
Il pubblico (addormentato) crede che lo aiuti a risvegliarsi ma non è così.
La pillola rossa non ha svegliato Neo, lo ha rimesso a dormire.
Lo ha portato ad un sogno più realistico, ad una simulazione apparentemente più credibile.
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Neo aveva un gran prurito prima di incontrare Morfeo; aveva una gran voglia di risvegliarsi. Dopo che ha creduto e ceduto alle lusinghe del dio del sonno ha abbandonato il suo impulso primordiale. Ha tradito il suo istinto, ha sciupato la sua grande occasione. Il prurito che sentiva era il vero invito al risveglio. Il fastidio nei confronti del finto, sciocco, banale mondo di tutti i giorni in cui Neo viveva era l’impulso che avrebbe dovuto seguire per comprendere davvero la profonda tana del bianconiglio. Allo stesso modo, il fastidio che tu provi nei confronti del finto, sciocco, banale mondo di tutti i giorni è l’impulso che tu dovresti seguire per comprendere davvero le illusioni che ti circondano.
Ma probabilmente il tuo impulso naturale al risveglio sarà già stato sedato da anni; ricordati che l’ego – per sopravvivere e dominarti – deve sedare in tutti i modi ogni impulso al risveglio. L’ego deve farti amare il mondo dei sogni, deve farti affezionare alla prigione umana, cioè al pianeta in cui credi di trovarti.
Deve sedarti e reinserirti in un Sistema differente, un sistema in cui tu sarai talmente sedato da desiderare il sonno e talmente imbambolato da odiare il risveglio. Appena l’ego (l’agente del sistema mentale in cui sei imprigionato) nota che il tuo sonno sta per essere turbato dall’impulso al risveglio, ecco che ti mostra un’allettante alternativa, una dolce promessa, una sensuale fantasia, una meschina ricompensa economica, una sciagurata offerta che (secondo il tuo ego) non puoi rifiutare.
Vuoi un consiglio?
Lascia che il tuo sonno venga turbato!
Lascia che l’impulso al risveglio turbi il mondo di tutti i giorni, il mondo delle apparenze.
Lascia che l’impulso al risveglio sconvolga i piani del tuo ego!
Il mondo che ti circonda è il mondo dell’ego e il fastidio che provi nei confronti di questo mondo è una naturale reazione alle catene dell’ego.
Il mondo – governato dall’ego – non vuole che tu voglia disfarti del tuo ego. Non vuole che tu segua l’impulso al risveglio. Preferisce che tu te ne stia zitto e buono a recitare la fiction umana. Vuole che tu rimanga costantemente distratto; non importa da cosa, basta che tu sia distratto.
Sesso, tv, calcio, birra, teatro, shopping… tutto purché tu non segua l’impulso al risveglio.
Sai invece cosa ti dico io?
Segui quel dannato impulso!
So che all’inizio è fastidioso, so che è un prurito insopportabile ma devi capire che quel prurito è l’inevitabile reazione che sancisce l’inizio del tuo risveglio.
Le distrazioni costanti sono i trucchi con cui l’ego tenta di sedare il sano impulso al risveglio. I divertimenti insensati dell’uomo comune sono i paraocchi con cui il mondo dell’ego tenta di non farti vedere la prigione sensoriale. Sono un modo per non farti sentire il fastidio che dovresti sentire quando vieni continuamente ingannato, manipolato, illuso, abusato.
Desiderare la liberazione è l'unica opzione che ha senso quando si riconosce di trovarsi in una prigione.
C’è una parte di te che sa che il mondo dell’ego è inabitabile; è un sistema fallimentare, falso e inaffidabile. Questo sistema, nonostante le sue distrazioni e divertimenti, è un sistema che produce solo insoddisfazione.
Sai che è così, per cui la domanda è:
Vuoi davvero seguire l’impulso al risveglio o vuoi tornare a uno stato bovino di ignoranza?
Vuoi evolvere o vuoi rimanere un bambino impaurito e rincoglionito dal sistema sociale?
Vuoi ripristinare la lucidità interiore o vuoi farti consumare dalle cazzate dell’ego?
Si tratta di due modalità totalmente diverse, ognuna con i propri vantaggi e svantaggi, a seconda della prospettiva.
Il vantaggio del rimanere immaturi sta nel divertirsi per cose frivole e poter credere a tutte le apparenze esterne. Lo svantaggio sta nel rimanere sotto il dominio dell’ego, vivere nell’ignoranza, nella paura e nella sofferenza inutile.
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Naturalmente nessuno (a parte il tuo stesso ego) ti obbliga a giocare con le tue catene percettive. Nessuno (a parte il tuo stesso ego) ti costringe a mantenere gli attaccamenti emotivi nei confronti del passato.
Nessuno (a parte il tuo stesso ego) ti spinge ad amare i miraggi, le simulazioni e le apparenze esterne.
Nessuno (a parte il tuo stesso ego) ti spinge a sedare l’impulso al risveglio.
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Quando dai retta all’ego, rimani emotivamente attaccato alle catene di questo mondo.
La tua mente, sotto il suo influsso, rifiuta la verità e abbraccia la menzogna.
È così che l'ego ci tiene addormentati in uno stato di ignoranza, paura, immaturità.
È così che l'ego ci tiene inconsapevolmente intrappolati nell'illusione paradisiaca di un futuro migliore, un luogo dove soddisfare i desideri più sfrenati.
Tornando alla metafora di Matrix, tutto ciò che le coscienze addormentate vogliono davvero è tornare nella simulazione: una simulazione migliore, più intensa, più vigorosa. Non importa quanto la simulazione sia dolorosa, l’importante è che ci faccia dimenticare l’impulso al risveglio.
Tutti parlano di risveglio ma nei fatti nessuno lo vuole davvero.
Neo, scegliendo la pillola rossa, non voleva davvero svegliarsi; voleva solo l’alternativa alla solita vita quotidiana.
Pillola blu o pillola rossa sono elementi della dualità, per cui lui voleva la dualità. Voleva qualcosa che sedasse l’impulso al risveglio dalla dualità.
Allo stesso modo l’uomo comune non vuole sentire l’impulso del risveglio.
E non potrebbe essere diversamente visto che i suoi impulsi abituali sono gli impulsi dell’ego.
Per l’ego il Risveglio è un inferno mentre il sogno quotidiano (per quanto assurdo, doloroso e deludente) è un paradiso.
Chi tenta di svegliarci è cattivo mentre chi ci tiene nella bambagia è buono.
Questa è la logica della mente ordinaria.
Per il tuo ego, io sono il cattivo mentre (paradossalmente) il tuo ego è il buono.
Buffo, vero?
Ti fidi ciecamente di qualcosa che ti ha fatto soffrire per decenni e rimani diffidente nei confronti di ciò che cerca di svegliarti dai tuoi incubi.
Non è colpa tua… il tuo cervello è rimasto così intossicato da aver momentaneamente smarrito la tua pura consapevolezza.
Ma tranquillo, si tratta di un fenomeno passeggero.
Il tuo Sé autentico prima o poi si romperà i coglioni della tua immaturità e ti spingerà a fulminare il tuo stesso ego fino a farlo frantumare.
E sinceramente non vedo l’ora di veder frantumato il mondo dei tuoi sogni.
Vorrei proprio vedere la tua faccia mentre il mondo illusorio in cui hai investito tutta la tua fede crolla rovinosamente davanti ai tuoi occhi.
Non vedo l’ora di vederti seriamente coinvolto nel processo del risveglio.
Non vedo l’ora che tutte le tue sciocche credenze vengano smentite e smaltite dal fuoco della Verità.
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Ricordati che le credenze sono un meccanismo dell’ego per tenerti emotivamente attaccato alle apparenze esterne.
Memorizza questa riflessione: “Non importa ciò in cui crediamo, ma solo che crediamo”.
Non importa credere alla pillola blu o alla pillola rossa, l’importante è che tu ingoia una pillola mentale.
Le credenze sono le pillole dell’ego.
Il tuo ego vuole solo che tu creda in qualcosa, non importa cosa (politica, scienza, filosofia, spiritualità).
L’importante è che tu nutra una credenza dopo l’altra.
Il che è come dire che all'ego non importa ciò che sogniamo, gli importa solo che rimaniamo nel sonno.
Non importa in quale fiction sei immerso, gli importa solo che rimani seduto e identificato passivamente con il tuo personaggio quotidiano.
Sei un hacker leggendario alla Neo? Bene.
Sei un superuomo-salvatore alla Gesù Cristo? Benissimo.
Sei un fervente credente che ha riposto l'ultima speranza nell'umanità? Eccellente.
Sei un povero disgraziato che spera nella svolta economica? Ottimo.
L’importante è che tu rimanga identificato con il tuo personaggio e che tu non metta in dubbio la realtà di questo mondo.
L’importante è che tu creda intensamente a qualcosa, possibilmente qualcosa di futile e superficiale, così farai felice il tuo ego.
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La maggior parte delle persone muore nella prigione in cui è nata, ma forse nel tuo caso un bagliore di luce ha trafitto la tua consapevolezza e ora, con l’impulso al risveglio, stai riflettendo seriamente sul personaggio con cui sei identificato.
Forse, finalmente, stai ricercando sinceramente la Verità.
La ricerca della verità è il più grande fallimento nella storia dell'umanità perché tale ricerca è condannata al tracollo prima ancora che inizi.
È condannata al fallimento perché parte dall’ego, dalla credenza nel falso, dalla dipendenza dalle illusioni, dall’assuefazione ai sogni.
Non sapendo che abbiamo sbagliato strada sin dalla nascita, finiamo per allontanarci sempre più dalla destinazione verso cui puntiamo – sempre che stiamo puntando davvero alla Verità.
Stando così le cose, la prima cosa da fare è accorgersi che siamo partiti male. L’ego ci ha sviati fin dalla nascita; i nostri progressi non sono veri progressi.
I nostri progressi – i progressi fatti con il nostro ego – sono regressi.
Finché non abbiamo il coraggio di ammetterlo non possiamo progredire.
È qui che entra in gioco il fattore della paura.
La paura di partire da zero è come la paura di morire.
È la paura dell’ignoto.
Grazie a questa paura l'ego prende nuovamente il sopravvento, facendoci ripercorrere la dannata strada battuta della perdizione.
Passiamo decenni a girare per le solite inconcludenti deviazioni.
Vogliamo la liberazione ma la vogliamo senza tagliare i legami affettivi alla nostra falsa identità. Ma sono questi legami che impediscono il nostro progresso verso la liberazione.
Vogliamo vivere da una prospettiva più elevata senza lasciare andare gli attaccamenti quotidiani, ma sono proprio questi attaccamenti a impedirci di elevarci verso una prospettiva più elevata.
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La prospettiva più elevata è quella in cui si realizza che in realtà, al di fuori del contesto onirico/virtuale/artificiale, non c'è né tempo né spazio, né esseri umani né macchine, né pianeti né stelle, né dualità né causalità, né tu né me.
È verso questa prospettiva suprema che cerca di spingervi l’impulso del risveglio ed ovviamente è lontano da questa prospettiva che l’ego tenta di spingervi.
L’ego vuole farti vedere quel che non c’è (o quel che non sei) e al contempo non vuole farti vedere quel che sei.
L’ego vuole farti vedere solo ed esclusivamente i sogni, le fantasie, le simulazioni, le fiction, le apparenze esterne.
L’ego vuole farti vedere un mondo irreale.
L’ego vuole farti vedere ciò che non esiste e vuole che tu creda nella sua esistenza.
L’ego vuole farti credere a ciò che non è vero.
Guarda bene questo mondo: lo vedi che ogni slogan di questo mondo è una propaganda dell’ego?
Lo vedi che ogni messaggio che riceve il tuo cervello è un invito a credere a tutto ciò che non è vero?
Se lo stai vedendo, stai vedendo l’opera dell’ego.
Questo mondo non è il tuo mondo ma il suo mondo, il mondo dell’ego.
Quando desideri qualcosa di questo mondo stai desiderando una pillola dell’ego.
Quando invece stai mettendo in discussione la realtà del mondo stai assecondando l’impulso al risveglio e dunque stai colpendo fatalmente il tuo ego.
Colpisci più forte!
Il suo male è il tuo bene.
La tua rinascita nella Verità è la sua morte.
(ZeRo)
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