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Pronti a sfatare i falsi maestri e sfidare i parenti serpenti?

Conoscete la Bhagavad Gita?

Non importa, non è fondamentale e non mi interessa. Mi serviva solo per fare il seguente paragone.

A Krishna (protagonista assoluto) non fregava un cazzo di Arjuna (protagonista relativo), non si serviva di lui per interessi personali bensì lo usava solo per impartirgli una lezione impersonale, mentre l'autore Vyasa usava entrambi (Krishna e Arjuna) per insegnare qualcosa al lettore (voi).

Proprio ora, mentre leggete, sta accadendo la stessa cosa.

Voi siete come la versione immatura di Arjuna, quella che si rifiutava di dichiarare guerra ai parenti serpenti, mentre il sottoscritto è quel bastardo di Krishna che vi insegna che i vostri dispiaceri (e i vostri piaceri) sono un'allucinazione dopo l'altra, e l'unica via d'uscita è il potere di penetrare (vedere attraverso) quelle allucinazioni. 

Ovviamente il sottoscritto si trova anche nei panni dell'autore (Vyasa), il che fa sorgere l'annosa questione "chi ha fatto chi?", ma questa è un'altra questione.

A voi basta sapere che dovete concludere la vostra fottuta grande opera, dovete smascherare i vostri falsi amici, sfatare i vostri miti, svincolarvi dai vostri falsi rifugi, affrontare i vostri demoni.

Il come, quando, perché sono questioni secondarie, e stando ai miei calcoli non avete molto tempo da perdere in congetture, supposizioni, stime, calcoli insignificanti.



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