Guardati attorno e presta attenzione alla luminosità delle anime. Siediti accanto a quelle che irradiano la tua stessa luce. – Rumi
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Il suggerimento di Rumi non deve essere necessariamente preso alla lettera.
Non dovete essere dei veggenti o dei sensitivi per ‘vedere’ l’aura altrui. Quel ‘vedere’ può infatti significare anche ‘percepire’, ‘presentire’, ‘intuire’, ‘presagire’, ‘fiutare’.
Per sentire grossomodo l’aura (campo energetico) delle persone che vi circondano è sufficiente prestare maggior attenzione alle sensazioni che affiorano di tanto in tanto, alle micro o macro variazioni del vostro sistema percettivo.
Questo ‘sentire’ non è qualcosa che dovete imparare a fare poiché è un processo naturale già incorporato nel vostro sistema percettivo.
Si tratta soltanto di passare da una percezione più grossolana e superficiale ad una percezione più sottile e profonda, ma in ultima istanza siete già dotati della facoltà di sintonizzarvi con qualsiasi elemento del mondo esterno. Abituatevi soltanto a nutrire maggior fiducia in questo ‘sentire’ grezzo, immediato, istintivo, puro… non mediato dal pregiudizio o dalla ragione.
Lasciatevi guidare dalla vostra anima. Lasciate fare a Lei.
Spesso, per non dire sempre, ne sa molto più della vostra ragione.
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