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IL SE’ FANTASMA

di D. Icke

Il modo più efficace per approfondire i misteri della vita è prendere tutto quello che ci hanno sempre detto e semplicemente ribaltarlo.

Ribaltare la ‘realtà’ come viene normalmente percepita e accettata.

Il mondo è un Alcatraz planetario e tutta la società umana è una fasulla e simulata realtà ‘informatica che la gente considera ‘reale’.

Voi non siete affatto quel ‘voi’ che credete di essere, quell’io per il quale siete stati manipolati e programmati nell’interesse della prigione globale.

Solo quando si inizia a emergere dal Sé Fantasma ci si rende conto che la Terra stessa era una prigione. Il Sé Fantasma è una costruzione, un prodotto della percezione ordinaria. L’inganno si basa sull’installare nella mente delle persone il convincimento che il Sé Fantasma è ciò che esse sono realmente. E’ da lì che deriva tutto il resto. Le definizioni del termine ‘fantasma’ esprimono alla perfezione l’essenza del Sé Fantasma: “Qualcosa di apparentemente visto, udito o percepito ma non fisicamente reale”; “Un’immagine che appare soltanto nella mente; un’allucinazione”; “Immaginario o inesistente, spesso destinato a scopi ingannevoli”; “Creduto reale sebbene illusorio”.

Il Sé Fantasma è un’autoidentità downloadata [download: trasferimento di dati da un sistema a un altro]; è il nome di una persona, il suo Paese di provenienza, la razza, la cultura, il sistema di credenze religiose/scientifiche, la storia personale, il sistema educativo-massmediatico. Queste fonti informative e percettive impongono alle persone il senso di ciò che credono di essere. L’attenzione dell’individuo viene concentrata quasi esclusivamente sui cinque sensi per isolarlo dalle intuizioni, dalla conoscenza e dalla consapevolezza espansa del Sé Infinito, in grado di vedere, percepire e comprendere ciò che il Sé Fantasma non può. Il Sé Infinito ci parla attraverso l’intuito e la conoscenza, uno stato di consapevolezza che va al di là del pensiero e delle limitate percezioni sensoriali. Se perdiamo il contatto con il nostro Sé Infinito, ci ritroviamo isolati nel Sé Fantasma, e la nostra unica fonte di informazioni e intuizioni con cui farci un’idea del mondo rimane il Sistema, rappresentato dal sistema educativo, politico, scientifico e da altre istituzioni  che popolano l’iper-controllata realtà sensoriale. Per essere in questo mondo, ma non completamente del mondo (in termini di percezione della realtà), dobbiamo rimanere connessi con il nostro Sé Infinito; invece, nella stragrande maggioranza dei casi gli individui vengono manipolati affinché rimangano isolati all’interno di una bolla di limitata consapevolezza basata sul senso dell’io (Sé Fantasma). Una volta presi in trappola, costoro vivono una falsa identità che li rinchiude saldamente dentro una prigione percettiva dominata dal ‘piccolo io’, dal senso di mancanza, impotenza e da una vita di limitazioni. Quando siamo connessi al nostro Sé Infinito vediamo il mondo per ciò che è.

Nel momento in cui perdiamo questa connessione smettiamo di vedere il mondo per quello che è e vediamo il mondo per come ci dicono che sia. I regni del Sé Infinito vengono oscurati dalla mente miope e ristretta (rigida struttura Corpo-Intelletto).

Noi non siamo il nostro Sé Fantasma; esso è semplicemente ciò che stiamo sperimentando in stato di identificazione con un preciso sistema informativo (sistema cognitivo, sistema di credenze, sistema di pensiero fatto di concetti limitanti, paure).

Confondere le due cose (ed essere manipolati a farlo) è il fondamento su cui si basano le limitazioni della percezione abituale del ‘piccolo io’ (ciò che la gente crede di essere). La Consapevolezza infinita può essere paragonata a un oceano, e la consapevolezza ristretta/sensoriale – basata esclusivamente sui cinque sensi – alla cresta di un’onda o a un punto di attenzione all’interno di quello stesso oceano. Quando la consapevolezza sensoriale del piccolo io perde il contatto con l’oceano e agisce in modo isolato, ecco che il Sé Fantasma prende il sopravvento.

Tutto dipende dalla percezione, ed è proprio dalla percezione che derivano ogni tipo di comportamento e ciò che facciamo o non facciamo.


La conoscenza sarebbe ‘la somma o l’insieme di ciò che è stato percepito, scoperto o appreso’, ma quanto di ciò che le persone definiscono la propria conoscenza è stato acquisito di prima mano in base alle proprie ricerche ed esperienze?

Ben poco, in effetti direi nulla, nella maggior parte dei casi. La gente perlopiù percepisce ciò che le viene detto di percepire, scopre ciò che è stato scoperto e impara ciò che le viene detto0 di memorizzare. Se chiedete alle persone qualcosa riguardo a presunti fatti o verità, vi risponderanno che l’hanno ‘imparato a scuola’ o all’università; e tuttavia è il Sistema a decidere e ad imporre cosa può essere insegnato e cosa dev’essere soppresso e ignorato, cosa deve essere vero e cosa deve essere falso.

Per la maggior parte della gente, l’esplorazione di sé e della realtà è ben lungi dall’essere una priorità.

Chi sono io?

Spesso questa è l’ultima domanda che ci si pone – e non la prima come invece dovrebbe essere – per lasciare ampiamente il posto a interrogativi considerati ‘essenziali’, del tipo: Quale vestito mi devo mettere? Quale cellulare devo comprare? Come posso fare un sacco di soldi? Chi sposerò? Dove vado sabato sera?

Non dico che questi argomenti siano da accantonare ma in assenza di una prospettiva più ampia la nostra visione periferica può bloccarsi facendoci perdere la capacità di vedere le cose per come stanno.

Nel libro 1984, George Orwell scrisse: “Il football, la birra e soprattutto il gioco completavano l’orizzonte dei loro cervelli. Mantenere uno stretto controllo su di essi era facilissimo”.

L’umanità sta affogando nella confusione, nello sconcerto e nel caos perché non comprende la vera natura del mondo e come interagire con esso e le altre persone, e inoltre non sa che siamo noi a creare la nostra realtà, bella o brutta che sia. E’ bizzarro che molti studenti venga insegnata cos’è l’acqua (la sua struttura chimica, etc), e che tuttavia essi possano trascorrere una vita intera senza riflettere un granché sulla realtà in se stessa. In questo modo affidano la propri percezione al Sé Fantasma; così facendo, passano attraverso l’esistenza in uno stato di sonnambulismo, credendo invece di essere pienamente svegli, e osservano il mondo con gli occhi bendati, credendo invece di riuscire a vedere.

Il termine sonnambulismo è significativo perché il Sé Fantasma vive (si fa per dire) nel subconscio e governa il comportamento, le abitudini, le reazioni e le percezioni consce di cui la gente crede erroneamente di essere artefice. Tutte le esperienze vengono pregiudicate dal Sé Fantasma, da quella parte che si trova (nascosta) nella zona più profonda del vostro cervello.

Quindi cos’ il Sé Fantasma?

Un programma.

In effetti, un programma costituito da un’infinità di sotto programmi; le nostre tendenze o i nostri caratteristici tratti psicologici, emotivi, comportamentali.

Questo non significa che noi – Il  Sé Infinito – siamo dei programmi, ma soltanto che la percezione fantasma (quella abituale) che abbiamo di noi stessi e della realtà che ci circonda è basata su un programma (cognitivo) che domina ciò che pensiamo, proviamo, sosteniamo, amiamo, odiamo.

I vari Sé Fantasma vengono programmati per programmare altri Sé Fantasma. I bambini giungono in questa realtà dotati del potenziale per esprimere la consapevolezza espansa del Sé Infinito, ma immediatamente i genitori, a loro volta programmatori programmati, trasferiscono nei figli le proprie percezioni-fantasma (allucinazioni). Dietro quest’azione ci sono perlopiù buone intenzioni, o almeno percepite come tali: ma percepite da chi?

Dal Sé fantasma.

Jim Morrison disse: “Quando gli altri ci chiedono di diventare come vogliono loro, ci costringono a distruggere il nostro vero carattere. E’ una sottile forma di assassinio. I genitori e i parenti più amorevoli compiono quest’omicidio col sorriso sulle labbra”.

In questo modo i sé Fantasma di una generazione programmano i sé fantasma di quella successiva. E’ una macchina programmatrice (Il Sistema) incessantemente in movimento e coloro che vengono catturati nella sua illusione sistematica credono di pensare i propri pensieri e percepire le proprie percezioni. Ma non è così. Alla fine si scopre che ciò in cui credono e che percepiscono è puramente una ripetizione di ciò che hanno sentito da qualcun altro: un insegnante, uno speaker, un giornalista, un politico, uno scienziato, un medico, un parente.

Il Sistema parla e i suoi programmatori (inconsapevoli) non fanno altro che replicare i suoi programmi ciechi e acritici, riproducendoli generazione dopo generazione. Da questa ripetizione collettiva nasce il mondo del ‘lo sanno tutti che le cose stanno così’.

Così ogni facoltà percettiva che consentiva di vedere oltre la programmazione mentale individuale/collettiva ora se n’é andata; se n’é andata l’abilità di poter vedere oltre l’ipnosi che coinvolgeva un po’ tutti (dal singolo individuo, alla famiglia, alla comunità, alla popolazione mondiale). Se n’é andata anche la facoltà di poter vedere oltre la ridotta percezione dei cinque sensi.

Adesso tu, senza questa facoltà di vedere oltre i programmi familiari/sociali/politici/finanziari/scolastici/religiosi, sei diventato il programma stesso.

Il Sistema, per sopravvivere, esige la ripetizione di ‘programmi’ (codici sociali, politici, culturali, relazionali, mentali) con cui garantire l’obbedienza percettiva e l’assenza di consapevolezza individuale. Eppure le cose potrebbero andare diversamente se la gente coltivasse le proprie percezioni e smettesse di obbedire al ‘Sistema Percettivo’ vigente.

Questa confusione è praticamente universale a causa del modo in cui la mente umana collettiva è stata sabotata, manipolata e strutturata. Per chi ha occhi per vedere e una mente che rifiuta di lasciarsi programmare, questo processo (downloadare/scaricare e riprodurre la Menzogna) è più che evidente; ed è proprio l’esserne consapevoli a far sì che le sue nebbie si diradino.

Jonathan Swift già nel XVIII secolo disse queste parole: ‘Quando un vero genio appare in questo mondo, lo si può riconoscere dal fatto che gli idioti sono tutti coalizzati contro di lui’.

In altre parole quando un individuo dalla consapevolezza espansa appare in questo mondo, lo si può riconoscere dal fatto che tutti i Sé Fantasma sono coalizzati contro di lui.

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