Passeggiando lungo la pineta del lungomare ho notato un paio di illusioni ottiche. Si tratta del classico coniglio \ anatra e la testa \ coda di un volatile.
La descrizione di ciascuna illusione ottica riporta una frase interessante: è impossibile cogliere le due versioni contemporaneamente quando l'informazione è ambigua; il cervello privilegia solo una forma (un senso).
In pratica per la mente ordinaria (mente condizionata) sembra impossibile cogliere entrambe le sagome in un colpo solo (sia il profilo del coniglio sia dell'anatra); oppure sembra impossibile cogliere allo stesso tempo sia la coda che la testa dell'uccello (o sembra andare da una parte o sembra andare dall'altra parte).
Questa "impossibilità" (come molte altre impossibilità, limitazioni, paradossi) vale solo per la mente condizionata (o la coscienza incantata) dell'uomo comune.
Alcuni di voi, se aprono un pochino la mente e provano a spingersi oltre il senso (i significati, le credenze, le regole, le paure del sistema cognitivo), potrebbero superare quella limitazione percettiva e potrebbero scoprire che ciò che per alcuni sembra impossibile per altri è possibilissimo. Se l'attenzione venisse sbloccata dall'abituale modo di vedere potreste percepire il due nell'uno; potreste riconoscere la non dualità dell'apparente dualità; potreste superare la finta opposizione (o anatra o coniglio) e riconoscere la non separazione (non esclusione, non opposizione, sia anatra sia coniglio nello stesso tempo).
Potreste rendervi conto che la mente tende a identificarsi con una forma, facendovi credere di essere qualunque cosa o facendovi immedesimare con qualunque persona. La percezione ordinaria è come la fissazione di un piccolo punto di vista (come la percezione del coniglio) senza riuscire a sbloccarsi da quel limitato punto di vista. Molti individui vedono il proprio corpo (o il mondo) in un certo modo, e si scordano che quella percezione è proprio come la percezione dell'illusione ottica coniglio/anatra: la percezione del proprio corpo o del mondo esterno (un problema, una situazione, una relazione) non è un dato stabile o un evento immutabile. E se non è un dato stabile o un evento immutabile si può passare da una percezione a un'altra percezione, dalla percezione di un problema alla percezione di una soluzione, con la stessa rapidità e facilità con cui si può passare dalla percezione del coniglio alla percezione dell'anatra.
Se riusciste a interiorizzare il piccolo accorgimento che vi ho appena descritto, cioè accorgervi che la percezione di qualunque cosa può cambiare velocemente e facilmente come la percezione di un'illusione ottica, allora - in termini di maturità/spigliatezza/benessere/lucidità/disincanto - potreste fare subito passi da gigante. Riconoscendo che la percezione può modificarsi o espandersi immediatamente, sareste in grado di sganciarvi istantaneamente da qualunque percezione limitante, avvilente, tenebrosa, senza dover aspettare decenni (magari sottoponendovi a inutili metodi, sterili sedute psicoterapeutiche, bizzarri rituali spirituali).
L'esempio delle illusioni ottiche è utile perché mostra il mal funzionamento della mente umana: coglie esclusivamente la dualità o la separazione (o un senso o un controsenso, o bene o male, o giusto o sbagliato, o anatra o coniglio). Per tale mente la non dualità è un'impossibilità, mentre in realtà l'apparente impossibilità è proprio la percezione ordinaria di se stessi, degli altri, del corpo, del mondo.
Il sistema cognitivo (sociale, scientifico, religioso) vi dice che la cosiddetta realtà esiste solo nella dualità (separazione) e rientra solo nei ristretti limiti del "possibile" mondo ordinario (duale).
Voi potete scegliere se credere davvero a tale dualità o a tale sistema (incluso il vostro limitante sistema cognitivo\percettivo) o se spingervi oltre tale sistema, oltre tale impossibilità, oltre tali limitazioni, oltre tali credenze, oltre tali storie, oltre tali paure, oltre tali illusioni... Potete spingervi oltre qualunque dualità (diversificazione, classificazione, interpretazione, percezione).
E anche se la mente continua a farsi condizionare dalle apparenze esterne, voi potete smettere di crederci o potete smettere farvi condizionare, smettere di affidarvi alle strambe interpretazioni del vostro cervello. Finché continuate a credere a quelle percezioni e a quelle interpretazioni continuerete a soffrire inutilmente.
Come criterio generale potete attenervi al seguente motto: se lo dice la mente (l'intelletto, l'ego) allora è falso.
Se la mente (l'intelletto o l'ego) pensa che qualcosa sia impossibile allora è possibile; se vi dice che non si può fare, allora si può fare; se pensa che qualcosa abbia soltanto un senso (un significato) allora ha sicuramente un altro significato e può andare in qualunque altro senso.
Considerate il mondo come una gigantesca illusione ottica: invece di guardare un solo aspetto e attribuire un unico senso, divertitevi a trovare nuove forme, altri sensi, diversi significati. In fin dei conti un'illusione può assumere qualunque forma, senso, significato e al contempo può assumere un'altra forma, senso, significato proprio perché in realtà non ha nessuna forma (nessun senso, nessun significato) a parte ciò che viene percepito (immaginato, interpretato, sognato).
Oltre a tutto ciò che sognate (credete, percepite, immaginate) può esserci di tutto proprio perché in realtà non c'è niente oltre quei sogni, oltre quelle credenze, oltre quelle storie, oltre quelle percezioni.
Se ci fosse qualcosa (o se ci fosse solo una cosa) allora non potrebbe esserci di tutto.
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