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RICONOSCERSI VUOTO

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Lettore:

“Davvero grazie, i tuoi scritti, mi hanno aperto dentro, come se mancasse l”ultima spintarella per essere e riconoscere il vuoto che siamo. Per me è tanto essere riuscito a comunicare con te.. Ti capisco..”

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ZeRo:

“benissimo … non so come tu abbia colto (così velocemente?) la tua vera natura (vacuità), ad ogni modo ti faccio i miei complimenti;

Quello della vacuità (assieme a quello del sogno planetario e del sogno di essere un io) non è un riconoscimento da poco… in un certo senso è la massima realizzazione. Da lì in poi la strada sembrerebbe in discesa, ma non è neppure in discesa poiché non esiste alcuna strada.

Mi sembrava praticamente impossibile da veicolare per iscritto, soprattutto ala mente ordinaria, e invece la tua conferma mi rincuora.  Vuol dire che forse ho trovato una formula per disincantare e  iniettare buone dosi di Pura Consapevolezza.


Se hai colto il valore del vuoto puoi capire il perché del nome ZeRo e il perché del mio non dare importanza all’ordinario piano verbale (impregnato di effimero chiacchiericcio mentale e di vanesio sognare quotidiano).”



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