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Se rifiutano il Risveglio, si meritano di vivere e rivivere i loro incubi

Non potete aiutare chi non vuole essere aiutato.

Questo non vuol dire che dovete smettere di aiutare il prossimo, ma solo che dovete usare maggior discernimento.

Nel tentare di aiutare qualcuno che se ne infischia del vostro sacrificio, potreste ignorare qualcuno che invece richiede davvero il vostro supporto. In tal senso sprechereste molte risorse preziose senza ottenere nulla di buono, o peggio ancora rischiando di farvi inutilmente del male.

Alimentereste il finto vittimismo di un narcisista?

Se foste lucidi e maturi, non nutrireste mai l’ego di un narcisista.

Se aveste un briciolo di buon senso, non nutrireste mai l’ego di un predatore sociale.

E se foste minimamente disincantati, riconoscereste il vero volto che si cela dietro le mille maschere dell’uomo comune.

Non vi fareste commuovere da una maschera sentimentale e sdolcinata.

Ma soprattutto vedreste che dall’altra parte non vi è un'autentica esigenza di aiuto.

Vi è solo una ricerca di attenzione sotto forma di servilismo, adulazione, leccaculismo.

Vedreste il profondo menefreghismo non tanto nei vostri confronti, quanto nei loro stessi confronti.

Vedreste che i primi a mettere a repentaglio la propria vita sono proprio quelli che fingono di supplicare il vostro sostegno.

Per semplificare il discorso, facciamo un esempio un po’ più crudo.

Immaginate che una persona venga catturata da un malato mentale.

Immaginate che questo disgraziato rimanga cosciente dell’intera disavventura, ricordandosi il volto del suo aguzzino.

Il malintenzionato lo sevizia, lo tortura e poi lo taglia a pezzi.

Infine ricompone miracolosamente la vittima, pezzo dopo pezzo.

A questo punto la vittima viene liberata e allontanata dal malintenzionato.

Sapete cosa farebbe in tale circostanza buona parte dell’umanità?

Si affezionerebbe all’aguzzino e tornerebbe indietro.

La mente ordinaria, quella dell’uomo comune, tornerebbe nuovamente a frequentare la casa del macellaio!

Macellaio sta qui per partner psicopatico, adescatore online, politicante, venditore di fumo, disinformatore, terrorista mediatico, spacciatore di finte cure, avida guida spirituale, settario gruppo di appartenenza.

L’uomo comune torna sistematicamente dal suo aguzzino e poi si lamenta del trattamento subito.

Provate a guardare in quest’ottica la maggioranza dei vostri amici, parenti o conoscenti, e vi renderete conto che voi non potete più fare nulla.

Non potete fornire alcun supporto a chi non chiede un autentico sostegno.

Chi si è affezionato al proprio aguzzino, tornerà inconsciamente dal suo aguzzino.

Tornerà nel sistema di prigionia perché per lui o per lei rappresenta il sistema più familiare.

Tornerà alla condizione di vittimismo perché la sua coscienza è identificata con il ruolo della vittima.

Finché la sua coscienza non si sblocca, non può esserci nessuna salvezza, nessun progresso, nessuna evoluzione.

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Il proverbio “Aiutati che Dio ti aiuta” vuol semplicemente dire che se non fai un primo, umile, sincero passo indietro, non puoi essere aiutato nemmeno da Dio, dall’Esistenza, dall’Universo.

Se neppure Dio può aiutarli, credete di poterlo fare voi?

Oppure fingiamo che Dio gli offra un aiuto, ma loro lo rifiutano.

Nel momento in cui rifiutano l’aiuto ricevuto, dovranno necessariamente pagare le conseguenze del loro rifiuto. È una semplice legge di natura.

Se ignorano i segnali della vita, si meritano di farsi del male.

Se sottovalutano gli indizi dell’esistenza, si meritano di rimanere nella confusione e nel caos.

Se rifiutano di crescere, si meritano di rimanere in compagnia delle loro paure infantili.

Se non vogliono espandere la coscienza, si meritano di rimanere stritolati tra le spirali del loro stesso ego.

Se snobbano la liberazione, si meritano la prigionia.

Se disprezzano la salvezza, si meritano la dannazione.

Se rifiutano il Risveglio, si meritano di vivere e rivivere i loro incubi.


(ZeRo)

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