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VADIM ZELAND – TAFTI LA SACERDOTESSA – Camminando dal vivo in un film (Cap. 1)

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Primo incontro

Siete stati messi al mondo ma non vi hanno corredato “delle istruzioni  per l’uso di voi stessi”.

Oh sì, sicuramente vi hanno insegnato che  dovete lavarvi per bene le manine, cambiare il pannolino per tenere il  culetto pulito… Ma di più non sapete, né su voi stessi, né su questo  mondo.    Vi sembra, ad esempio, di avere una vostra propria opinione. Ma in  realtà quest’opinione vi è stata impiantata. Credete di essere in grado di  controllare le vostre azioni. Ma di fatto è molto più importante  controllare i propri pensieri.

Riuscite a farlo? No. Siete solo dei piccoli  idioti senza cervello. Per questo mi viene voglia di prendervi a  sculacciate!

So che siete soli e infelici, e nessuno vi vuole bene. Ma Io ve ne voglio. E  adesso vi racconterò una storia.

Vi parlerò di come funziona il mondo e di cosa succede in esso. Vi dirò  perché siete qui e cosa dovrete fare della vostra vita.

Perché infatti è vero  che non sapete cosa fare della vostra vita? Vedete che ho ragione?

Ebbene, sistematevi comodamente sui vostri vasini e ascoltatemi con  attenzione.    Per cominciare, sappiate che la realtà non è esattamente quella che voi vi immaginate che sia. È a più strati, è come una cipolla. Voi conoscete  solo due strati: la realtà materiale, quella in cui vivete, e lo spazio dei  sogni, quello che sognate ogni notte.

Lo spazio dei sogni non è una vostra fantasia: esso esiste realmente  sotto forma di archivio di pellicole, un archivio in cui è conservato tutto  ciò che è stato, sarà e potrebbe essere. 

Quando fate un sogno significa che state guardando uno di questi film.  In questo senso il vostro sogno è un’illusione e una realtà allo stesso  tempo. Il film che guardate è virtuale, mentre la pellicola cinematografica  è materiale.

La realtà effettiva è qualcosa che non è mai stato e mai sarà, ma solo è,  una volta e ora. La realtà effettiva esiste solo un istante, come un  fotogramma su una pellicola cinematografica che si sposta dal passato  al futuro.

Anche la vostra vita, o, per meglio dire, la vostra essenza, l’anima, si  muove, spostandosi da un’incarnazione all’altra. Un tempo eravate tutti  pesci, dinosauri e rettili striscianti di ogni genere. Ma anche adesso non  crediate di essere avanzati di molto! Ne avete ancora tanta di strada da  fare prima di arrivare alla perfezione, al mio livello, per esempio!

Non ricordate le vostre incarnazioni passate perché ogni incarnazione è  come una vita separata della vostra anima, o un sogno separato, se  preferite. Per l’anima la presenza di un corpo è facoltativa. L’anima nel  corpo è solo una delle forme della sua esistenza. In questo caso il corpo  figura come una sorta di bioscafandro.    Potreste chiedervi: perché sono necessarie tutte queste trasformazioni?

Perché questa è la proprietà originaria della realtà e della vita: movimento  e trasformazione. Il fotogramma si muove sulla pellicola. Il bruco si  trasforma in farfalla. La farfalla depone le larve, esse si trasformano in bruchi e poi di nuovo in farfalle.    In questa fase della vostra evoluzione siete come dei bruchi. Piccoli,  schifosetti, ma così è, così siete, che vi posso dire? Certo, con voi avrò il  mio bel da fare!    Ebbene, ascoltatemi. Il sogno e la realtà che vedete ad occhi aperti sono  quasi la stessa cosa. Nei primi anni di vita voi non facevate distinzione  tra sogno e realtà. Adesso non ve lo ricordate, ma allora vi sembrava che  non vi fossero confini e differenze tra quel mondo e questo. Poi però gli  adulti vi hanno spiegato che il mondo dei sogni è solo una vostra  fantasia, che non è vero.    È così che vi hanno instillato una falsa credenza. Perché invece quel  mondo è reale quanto questo: esso esiste, ma in un altro spazio.  Quando ci addormentiamo e ci risvegliamo, ci spostiamo da uno spazio  all’altro. La cosa non vi sorprende? Non vi spaventa?

Ormai ci siete abituati, ma sappiate che il sogno, e il risveglio che lo  segue, sono cose dello stesso piano della vita e della morte. La vita è un  sogno, la morte è un risveglio. È proprio così e non il contrario, capite?

Va bene, miei cari, non tutto in una volta, andiamo per ordine. Ci sono  tre somiglianze e una differenza tra il sogno e la realtà che si vede ad  occhi aperti. Della differenza vi parlerò un po’ più tardi, mentre le  somiglianze sono le seguenti:

Prima. Sia nel sonno, sia nella realtà delle cose che succedono intorno a  voi, voi dormite. E per questo sia lì che qui siete impotenti. Entrambe  queste realtà esistono indipendentemente dalla vostra volontà. Vi  insegnerò a risvegliarvi, sia nel sogno, sia nella realtà delle cose che  succedono intorno a voi.

Seconda. Sia lì che qui la realtà si muove come un fotogramma su una  pellicola cinematografica. Ma voi non ve ne rendete conto perché sapete  guardare solo per terra. La capacità di guardare avanti l’avete persa nel

momento in cui avete creduto agli adulti, quando vi dicevano che il  sogno era irreale.

Terza. Sia lì che qui il movimento del fotogramma si può gestire. Voi di  solito non lo fate perché la vostra attenzione è bloccata nel fotogramma  in corso. Cosa significhi ciò, lo scoprirete presto. Anche se scoprire  ancora non equivale a capire. Ma quando capirete, potrete muovere la  realtà.

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